Curiosità

14 febbraio 2018 CARNEVALI STRANI IN PIEMONTE: LA BATTAGLIA DEI TOMINI

Scopri la battaglia goliardica di Chiaverano e di Bienca (TO)...
In Piemonte il Carnevale è una tradizione secolare molto sentita, ricca di storia e folklore, nella quale si rievocano vecchie leggende, ma anche gli usi e i costumi popolari di epoche passate.

Uno degli scopi centrali delle manifestazioni carnevalesche nei diversi borghi piemontesi è sicuramente la promozione del territorio e dei suoi prodotti tipici locali, il tutto in un’atmosfera di festa e partecipazione.

Quando pensiamo al Carnevale, la prima cosa che ci viene in mente sono le maschere, le sfilate con i carri allegorici, i coriandoli. Normale, no? Ma ti sei mai chiesto quali sono i carnevali più strani e bizzarri del Piemonte?

 

I Carnevali più strani in Canavese

Il Canavese, regione piemontese che si estende tra la provincia di Torino, il Biellese e il Vercellese, sembra essere proprio la terra del folklore e delle stravaganze più impensabili.

É qui che troviamo uno dei carnevali più famosi e strani del Piemonte: la Battaglia delle Arance di Ivrea. Una tradizione che va avanti dal Medioevo a colpi di arancia e che attira ogni anno migliaia di turisti, provenienti da tutto il mondo. Per tre giorni le principali piazze della città si trasformano in una vera e propria arena, nella quale non ci sono gladiatori e leoni (per fortuna!), bensì quintali di arance e due squadre a combattersi: gli aranceri a piedi, costituiti da 9 diverse squadre, e gli aranceri dei carri da getto (ben 54). I primi rappresentano il popolo che si ribella al potere nobiliare, mentre i secondi sono le armate militari fedeli al tiranno eporediese.

 

 

Il Carnevale di Ivrea è un carnevale insolito non solo per la battaglia delle arance, come molti sostengono, ma a renderlo particolare è proprio il fatto che qui non ci sono i carri allegorici con i loro enormi personaggi in cartapesta e non si indossano maschere stravaganti. Qui i partecipanti ci mettono la faccia e rivestono il ruolo di un personaggio della tradizione: i protagonisti principali sono la Vezzosa Mugnaia, l’eroina che ha liberato il popolo dal potere del tiranno, e il Generale, figura istituita a partire dalla dominazione napoleonica come autorità militare in grado di gestire l’ordine pubblico insieme ai suoi ufficiali, facenti parte dello Stato Maggiore.

Anche i personaggi secondari ci credono molto nel ruolo che rivestono e lo mostrano con la passione e il rispetto per la tradizione carnevalesca: gli aranceri se le suonano davvero fino all’ultima arancia disponibile e se la prendono anche con il pubblico se si presenta nelle piazze del tiro senza il berretto frigio, ossia il cappello tipico e simbolo di libertà. Questo è un carnevale con regole ben precise, che tutti devono conoscere e rispettare. Della serie, “uomo avvisato, mezzo salvato”!

Indubbiamente il Carnevale di Ivrea è uno dei carnevali più particolari del mondo: non si tratta di semplice goliardia, ma è la rappresentazione di una tradizione che attraverso i secoli coinvolge attivamente la popolazione locale, ma che allo stesso tempo suscita reazioni contrastanti. C’è chi ama il Carnevale di Ivrea in tutte le sue sfaccettature e chi invece non lo comprende.

E se quello di Ivrea non fosse il carnevale più strano del Canavese? Scopri la Battaglia dei Tomini!

 

La Battaglia dei Tomini di Chiaverano e Bienca

Piuttosto insolito è il Carnevale di Chiaverano e della sua frazione Bienca, due piccoli borghi della provincia di Torino, posti nell’alto Canavese e ai piedi della serra morenica: è qui che si svolge la goliardica Battaglia dei Tomini.

L’idea nasce nel 1978 da un gruppo di amici con il desiderio di inventare qualcosa di stravagante e molto particolare, prendendo spunto dalla famosa Battaglia delle Arance di Ivrea. Il problema principale era trovare l’oggetto più adatto da tirare durante la battaglia, eppure pensando ai tipici prodotti locali ecco che la soluzione pare ovvia: i tomini!

Formaggi tipici del Piemonte, morbidi e dal sapore delizioso: li ha già provati con il bagnet verd, vero? E i tomini “elettrici” al peperoncino?

 

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La Battaglia dei Tomini si svolge in un’unica piazza: un gruppo di tominieri a terra e uno sul carro che si colpiscono a tomini in faccia. Potrebbe sembrare una cosa alquanto disgustosa, ma è anche molto divertente!

 


A differenza della Battaglia delle Arance di Ivrea, la Battaglia dei Tomini di Chiaverano e di Bienca non è così famosa e non ha molto seguito: sono infatti in pochi a conoscere questa festa goliardica locale. É per questo che è nata l’Associazione Tominieri Chiaverano, che ogni anno, nonostante le difficoltà sia economiche sia logistiche, s’impegna come meglio può per portare avanti la tradizione.

La Battaglia dei Tomini non sempre si svolge allo stesso modo e in maniera costante: ci sono stati anni in cui si è garantita la manifestazione solo a Bienca e non anche a Chiaverano per mancanza di fondi. In fondo, questa manifestazione è frutto della passione di volontari, che desiderano valorizzare il proprio territorio, facendolo conoscere anche altrove, propongono iniziative volte alla socializzazione e soprattutto creano occasioni per divertirsi e far divertire i cittadini locali.

Se a Ivrea si divertono con le arance, perché a Chiaverano e Bienca non dovrebbero con i tomini?

Qualcuno potrebbe tirare fuori la questione dello spreco alimentare, la principale critica rivolta a questo tipo di carnevali, ma la bella notizia è che in realtà i tomini usati durante la battaglia non sono commestibili: si tratta di formaggio di scarto che andrebbe comunque buttato via.

 

Sei d’accordo con noi nel dire che nel Canavese si trovano i carnevali più strani del Piemonte? É più bizzarra la Battaglia delle Arance di Ivrea oppure la Battaglia dei Tomini di Chiaverano e Bienca?

 

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