Curiosità

10 gennaio 2019 A SPASSO TRA LE CITTÀ FANTASMA DEL PIEMONTE | 1° PARTE

Mete turistiche particolari per chi è alla ricerca di misteri, leggende e storie senza tempo

Avrai sicuramente sentito parlare delle numerose città fantasma che popolano il mondo, ma sapevi che il Piemonte da solo ne conta almeno una ventina?

Un tempo erano piccoli villaggi pieni di vita, che poi sono stati abbandonati dalla popolazione per svariate ragioni: calamità naturali, migrazioni verso le città industrializzate, ecc.

Oggi sono luoghi in decadenza, completamente deserti e avvolti nel mistero, che suscitano  un grande fascino e stuzzicano la curiosità, al punto da diventare vere e proprie mete turistiche, seppur non sempre facilmente raggiungibili.

In questo viaggio alla scoperta delle città fantasma in Piemonte, partiamo dalla provincia di Alessandria, dove si contano ben 7 borghi abbandonati.

 

 

Avi, il borgo che salvò i partigiani

Situato in Val Borbera a 630 metri di altezza e frazione di Roccaforte Ligure (provincia di Alessandria), Avi è un piccolo borgo rurale che venne abbandonato a metà degli anni ‘50 a causa delle difficoltose condizioni di vita a cui erano sottoposti i circa 20 abitanti, impegnati unicamente nelle attività agricole. C’è però da dire che Avi fu un’ancora di salvezza per i partigiani che qui, grazie alla sua posizione strategica e isolata, riuscirono a trovare nascondiglio e a sfuggire ai rastrellamenti nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Quel che resta di questo antico borgo sono solo alcuni ruderi, avvolti nella fitta vegetazione e in continua decadenza. Imperdibile la vista panoramica sulla valle sottostante.

 

Camere Nuove, il paese invaso dalla natura

Poco distante da Avi si trova Camere Nuove, piccolo paesino della Val Sisola (alta Val Borbera) e frazione di Mongiardino Ligure (AL), abbandonato dai suoi abitanti nella seconda metà del ‘900 a favore delle città vicine. Allo stato attuale è prepotentemente invaso dalla natura: i pochi e instabili ruderi rimasti sono infatti imprigionati nelle radici e nelle erbacce, cresciute anche sulle facciate e sui tetti delle case. Lo scenario appare decisamente tetro e inquietante per il totale abbandono e degrado del luogo.
 

Rivarossa e gli effetti del boom economico

Frazione di Borghetto di Borbera, in provincia di Alessandria, Rivarossa divenne un paese fantasma a metà del XX secolo, quando i suoi abitanti decisero di trasferirsi in città per godere delle migliori condizioni di vita, conseguenza del boom economico in atto in quegli anni. Ancora visibili sono il vecchio pozzo, la chiesa affrescata e una casa con stalla, restaurata nel 2006 e trasformata in bivacco.

Particolarmente affascinante è il panorama circostante, che non ti resta scoprire con i tuoi occhi!
 

Connio Vecchio, il borgo in fase di ristrutturazione

Questo antico borgo sonnecchia a circa 1000 metri di quota sopra la valle circondata dal fiume Careghino e fa parte del Comune di Carrega Ligure (AL).

Qui un tempo gli abitanti si dedicavano all’agricoltura e all’allevamento, poi con la nascita delle industrie nel secondo dopoguerra abbandonarono il piccolo paese e si trasferirono in città. Da un paio di anni però alcuni discendenti dei vecchi proprietari hanno deciso di ridare vita al borgo ristrutturando alcune abitazioni, anche se la maggioranza di esse è ormai soltanto un fragile scheletro di pietra e un cumulo di macerie.

 

Chiapparo, il minuscolo villaggio fantasma di Carrera Ligure

Altra frazione di Carrega Ligure, Chiapparo è un villaggio molto piccolo e avvolto nel mistero, di cui si sa pochissimo, se non che venne abbandonato dai suoi abitanti per migliori opportunità di vita.

Di esso rimane poco o nulla: soltanto una casa con un affresco dedicato a San Giuseppe e San Rocco, miracolosamente ancora visibile, e pochi altri ruderi.

 

Casoni di Vegni, Ferrazza e Rénéuzzi, i Villaggi di Pietra della Valle dei Campassi

“I Villaggi di Pietra”, situati nella panoramica e selvaggia Valle dei Campassi e lungo il sentiero 242, è uno degli itinerari più interessanti e suggestivi da percorrere nella provincia di Alessandria.

Casoni di Vegni, punto di partenza, si presenta come un villaggio sul quale il tempo e la forza della natura hanno avuto la meglio e hanno lasciato segni indelebili. Tutte le case sono crollate e si sono trasformate in macerie, tranne una, costituita da profonde crepe sui muri e pervasa da piante e alberi che minacciano di buttarla giù da un momento all’altro.

Questo borgo è stato abbandonato molto probabilmente negli anni ‘60 a causa delle difficili condizioni di vita, rese tali anche dalla sua posizione a oltre 1000 metri di quota.

A circa 30 minuti di passeggiata da Casoni di Vegni, si trova Ferrazza, paese fantasma caratterizzato da abitazioni rurali, che però non presentano forti segni di degrado. La particolarità di questo paese è infatti quella di non essere totalmente deserto: pare che negli anni ‘90 un gruppo di appassionati abbia ristrutturato alcune case per poterle utilizzare durante la stagione estiva e godersi il fresco, la tranquillità e la vista panoramica sul verde circostante.

Giungiamo al terzo borgo abbandonato della frazione di Carrega Ligure e ultimo “villaggio di pietra”: Rénéuzzi, il paese fantasma più affascinante del Piemonte.

Questo luogo ha qualcosa di lugubre che suscita una certa inquietudine sin dall’ingresso in paese: ad accogliere gli avventurosi c’è una chiesa con campanile (o quel che ne resta) e il cimitero, “il più piccolo d’Italia” con solo 5-6 tombe. Le ultime due lapidi sono state poste nel 1961, anno in cui il borgo divenne teatro di un triste omicidio amoroso, che vede protagonista un giovane ragazzo di nome Davide Bellomo, morto suicida dopo aver sparato e ucciso la fidanzata perché quest’ultima voleva abbandonare Rénéuzzi per trasferirsi in città. Questo fatto di cronaca nera sconvolse gli abitanti rimasti e decretò il declino e abbandono definitivo del borgo.

Gira voce che il fantasma dell’assassino non trovi pace nella sua solitudine e si aggiri ancora nel paese deserto, del quale restano solo macerie, detriti e case malandate. Che si tratti semplicemente di una leggenda, chiaro è che a Rénéuzzi aleggia un’atmosfera pesante, funesta, carica di ansia, fascino e mistero

Sei curioso di scoprire la sensazione che proverai tu nel camminare tra le decadenti e precarie costruzioni in pietra? Inizia a percorrere gli itinerari dei borghi abbandonati della provincia di Alessandria e la prossima volta ti faremo scoprire tante altre città fantasma piemontesi. 

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