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7 marzo 2018 I MISTERI DELLA SACRA DI SAN MICHELE: SIMBOLI ESOTERICI E LEGGENDE

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A 40 km da Torino ed esattamente sul monte Pirchiriano si erge uno dei monumenti più suggestivi e misteriosi del Piemonte: la meravigliosa Sacra di San Michele.

Questa imponente abbazia nel cuore della Val di Susa ha alle spalle una storia antichissima: sin dal Medioevo si configura come principale luogo di culto e di pellegrinaggio per i monaci benedettini di tutta l’Europa.

Il tempo passa, ma il fascino resta. Ancora oggi infatti la Sacra di San Michele attira migliaia di turisti da ogni parte del mondo, incuriositi dal suo carattere spirituale, dalla sua bellezza architettonica e dalla sua capacità di regalare emozioni ed esperienze di viaggio uniche.

Ma perchè si tratta di un luogo misterioso? Quali misteri e leggende nasconde la Sacra di San Michele?

 

 

Sacra di San Michele: l’abbazia esoterica del Piemonte

Molto spesso però si parla del santuario associandolo a termini quali esoterismo, misteri e leggende incredibili, ecco perché abbiamo pensato che agli amanti dell’occulto e ai semplici curiosi farebbe piacere scoprire i segreti della Sacra di San Michele esoterica.

Uno dei misteri più grandi e irrisolti riguarda sicuramente la data di costruzione dell’abbazia: nessuno sa di preciso quando la Sacra di San Michele sia stata eretta sul monte Pirchiriano e si azzarda l’ipotesi di un periodo che va dal 983 al 987.

Fatto sta che tutti sono d’accordo nell’affermare che all’interno del santuario si trovano numerosi simboli esoterici, individuabili innanzitutto sul Portale dello Zodiaco. Qui si possono osservare le raffigurazioni dei dodici segni zodiacali, costellazioni, soggetti biblici (Caino e Abele), ma anche scene macabre e peccaminose, quali due donne che allattano quattro serpenti, tre persone furibonde che si strappano i capelli a vicenda, busti umani cui si innestano code di pesce oppure il serpente con la faccia del diavolo, attorcigliato attorno a una spada sinuosa.
 

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Le tre leggende della Sacra di San Michele

Quali sono le origini della Sacra di San Michele? La leggenda racconta che nel X secolo il vescovo di Ravenna San Giovanni Vincenzo, arrivato in Piemonte per condurre una vita da eremita, avesse deciso di erigere una nuova abbazia sul monte Caprasio (il monte delle capre). I lavori iniziarono, ma non si concludevano mai. Continuava a succedere un fatto singolare: il materiale per la costruzione dell’abbazia continuava a sparire ogni notte, nonostante venisse sistemato tutte le mattine. A questo punto il vescovo, insospettito, rimase sveglio tutta la notte e scoprì il mistero: i ladri di materiale erano degli angeli e lo portavano sul monte Pirchiriano (il monte dei porci).

Interpretando questo fatto come volontà divina, San Giovanni Vincenzo decise allora di costruire la Sacra di San Michele proprio sul monte indicato dagli angeli e stavolta con grande successo.

 
Un’altra leggenda riguarda la Linea Michelita, meglio conosciuta anche come la misteriosa linea di San Michele. Questa linea, lunga circa 2000 km, unisce sette monasteri e si estende dall’Irlanda a Israele, passando per Gran Bretagna, Francia, Piemonte, Puglia e Grecia.

Il fatto incredibile è che la linea è perfettamente allineata e collega i più importanti luoghi di culto, dedicati all’arcangelo Michele. Perché San Michele? Secondo la leggenda, è San Michele a cacciare il demonio all’inferno con un colpo di spada. Si creò così la linea immaginaria, dotata di un enorme campo energetico proveniente dal centro della terra.

 

 

E sai dove si trova il punto energetico nella Sacra di San Michele? Secondo gli esperti, sarebbe sotto una piccola piastrella, posta all’ingresso dell’abbazia, facilmente distinguibile in quanto più chiara rispetto alle altre piastrelle.

Ora sai dove ricaricarti di energia, ma (attenzione!) non sostare sulla piastrella più di 7 minuti! Perchè? Eh, questo è un altro mistero…

Che ne dici quindi di un viaggio in Europa seguendo i sette luoghi di culto della Linea Michelita? Oppure di scoprire le esperienze esoteriche a Torino?

La terza e ultima leggenda della Sacra di San Michele ruota attorno alla storia della Bella Ada, una giovane fanciulla dal triste destino. Un giorno, mentre si recava al santuario per pregare, Ada fu inseguita da un gruppo di soldati e per evitare di essere aggredita, decise di lanciarsi dalla torre dell’abbazia. Miracolosamente però rimase illesa: a quanto pare due angeli le risparmiarono la vita.

Ada raccontò a tutti dell’accaduto anche con esagerato vanto, ma nessuno le credette. Allora, convinta che gli angeli l’avrebbero di nuovo protetta, decise di gettarsi nuovamente dalla torre, ma (ahimè) questa volta la morte fu certa. Brutta bestia la superbia!

 

La Sacra di San Michele è e rimarrà sempre una delle abbazie più suggestive del Piemonte: vuoi per il suo volto spirituale e i simboli esoterici che nasconde, vuoi per le leggende incredibili che racconta. Nel dubbio una gita all’abbazia ci potrebbe sempre stare, anche solo per il panorama perdifiato sulla Val di Susa!

 

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