Curiosità

24 august 2017 CURIOSANDO PER TORINO

Cose che non tutti sanno su Torino... Scoprile tu!

Viaggiare, curiosando

 

Non ho particolari talenti, sono soltanto appassionatamente curioso”, così diceva il fisico tedesco Albert Einstein.

La curiosità è guardare il mondo con gli occhi dello stupore, lasciandosi catturare dai dettagli, dalle particolarità e dall’unicità degli elementi che lo compongono.

Il viaggio stesso nasce dalla curiosità: sarà capitato anche a te almeno una volta nella vita di partire per una meta dopo esserti incuriosito di fronte a una sua fotografia, a un breve video, a un racconto di un amico.

 

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La curiosità spinge ad esplorare un luogo nell’ottica di scoprire ogni suo angolo, ogni sua sfumatura, ogni sua stranezza. In fondo, ciò che maggiormente attira la nostra attenzione sono proprio le cose strane, particolari, bizzarre, perché ci meravigliano e affascinano.

Essere curiosi significa trovare le risposte alle domande che ci poniamo, ma è anche sinonimo di intelligenza, perciò sii curioso soprattutto quando viaggi e vai in esplorazione del mondo.

 

Lo sai che a Torino…?

Torino è una di quelle città che tra le sue vie, piazze e angoli, ma anche nella sua storia e cultura nasconde numerose stranezze. Tu quante curiosità torinesi conosci? Scoprilo!

 

Viali e Controviali

Torino ha una particolarità che altre città italiane non hanno, ovvero i corsi hanno due viali e due controviali nei due sensi di marcia.

I viali sono centrali: qui il traffico scorre solitamente più veloce e si dovrebbero intraprendere se si devono percorrere diversi chilometri prima della destinazione finale.

Al contrario, i controviali si trovano a destra dei viali, sono più lenti e si dovrebbero usare quando si cerca parcheggio o si devono raggiungere le vie laterali.  

Per un torinese tutto questo è normale e quasi banale, ma per una persona, che per la prima volta arriva in città in automobile, muoversi potrebbe essere una vera e propria un’impresa.

Un fatto positivo, tuttavia, c’è sul piano urbanistico di Torino: non ci si può perdere grazie alla sua pianta a scacchiera. Tutte le strade sono paralleli e perpendicolari, prive di curve, e ciò favorisce l’orientamento.

 

Toret

Andiamo a bere qualcosa al “toret”? Questo è uno “scherzetto” che un torinese spiritoso ma attento a farti scoprire aspetti particolari della città potrebbe farti! In realtà, non si tratta di un nuovo locale della movida torinese, bensì una fontana molto caratteristica di Torino.

In giro per la città le fontane verdi in ghisa con una piccola testa di toro da cui sgorga l’acqua, sono oltre 800 e le prime risalgono al 1862.

Ti va di adottare un toret? No, questo non è uno scherzo, ma è un progetto nato nel 2012 per valorizzare e preservare un bene comune e soprattutto il simbolo di Torino.

 

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Un orologio particolare…

In Piazza Castello 15 si trova Mulassano, uno dei caffè storici di Torino, famoso anche per aver inventato nel 1926 i tramezzini sabaudi più buoni della storia, ma non solo.

Qui, sulla parete dietro al bancone, c’è un orologio davvero raro e prezioso: è caratterizzato da una sola lancetta e i numeri sono messi a caso, senza un ordine cronologico.

Ma la sua particolarità non è tanto estetica, quanto funzionale: esso infatti ha il compito di stabilire chi deve pagare il conto quando si è in gruppo. Vuoi provare?

Allora buona fortuna e spera che l’orologio si fermi sul numero più basso, solo così avrai salvo il portafoglio!

 

Il dito e il toro portafortuna

Parlando di buona sorte, lo sai che anche i torinesi sono un popolo di scaramantici?

Tra i portafortuna più conosciuti e “sfruttati” dai cittadini ma anche dai turisti ce ne sono due degni di nota.

Uno si trova sotto i portici della Prefettura in Piazza Castello ed è il dito mignolo di Cristoforo Colombo, un medaglione in bronzo del 1923 realizzato dallo scultore Dino Somà. Si dice che strofinarlo porti fortuna: lo fanno soprattutto gli studenti per ricaricarsi del buon karma al fine di superare gli esami.

Sotto i portici di Piazza San Carlo, invece, ti capiterà di vedere alcune persone saltare sul simbolo di Torino: un toro rampante di bronzo, realizzato nel 1930 e i cui attributi sono considerati una fonte di buon auspicio.

Se ti serve un po’ di fortuna, ora sai dove andare a prenderla!
 

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Una fetta di polenta, per favore!

Eh no, non devi cadere nell’inganno! Qui non si parla di cibo, bensì di architettura!
Ebbene sì, a Torino la Fetta di Polenta, o Casa Scaccabarozzi, è un curioso edificio, situato nel quartiere Vanchiglia e ideato dall’architetto Alessandro Antonelli nel 1840.

Se capiti in città è d’obbligo una visita a questa particolarità tutta torinese!

 

La prima metropolitana automatica

Ultima (per il momento) “chicca torinese” è la metropolitana: la sua peculiarità è data dal fatto che non ha un autista, ma si muove da una parte all’altra della città in modo automatico. Inaugurata in occasione dei XX Giochi Olimpici Invernali nel 2006, la metropolitana di Torino è quindi la prima metropolitana a guida automatica d’Italia.

Un bel primato per la “vecchia capitale”, né?

 

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